LA LIGNITE

La storia della lignite a Morcone, inizia qualche mese prima del conflitto mondiale del 1915/18. La Piana di Morcone era talmente ricca di lignite che per la sua estrazione non era necessaria la realizzazione di una miniera. Questo tipo di combustibile affiorava in superficie, quindi bastava una vanga e delle buone braccia per estrarre il minerale. La prima cava, di proprietà della famiglia Santucci, fu realizzata nel 1914 con l'impiego di circa trenta unità lavorative, a cui ne seguirono altre tre (sempre a cielo aperto), con una occupazione complessiva oscillante tra le cento e centocinquanta unità. Queste cave ebbero vita breve, e cessarono la loro attività all'inizio degli anni '20, quando, a conflitto ormai terminato, la richiesta di lignite era divenuta, per vari motivi, insignificante. Dopo circa quindici anni, e soprattutto con l'avvento della seconda guerra mondiale, l'estrazione della lignite riprese in pieno la sua attività, e terminata nel frattempo la lignite di superficie, fu necessario scendere in profondità nel terreno, creando cunicoli e gallerie tipiche delle miniere vere e proprie. Fu proprio in questo periodo che l'estrazione del minerale raggiunse i livelli più alti, con una occupazione di unità lavorative che superavano le duecento unità. Col finire della guerra, finiva a poco a poco anche l'estrazione della lignite, per cessare del tutto all'inizio degli anni '50, quando si impose sul mercato il carbone proveniente dall'estero, di maggior pregio e soprattutto più economico.